martedì 30 dicembre 2008

Muffin di patate con cuore filante


Non potevo chiudere il 2008 bloggaiolo senza aver partecipato alla raccolta patatosa della bella Viviana, anche perchè le patate mi piacciono moltissimo, le cucino spesso anche se non le posto perchè non sempre sono piatti originali. Ieri pensavo ad un post di chiusura anno, nel quale avrei fatto gli auguri e postato qualcosina di interessante per Capodanno, ma appena in tempo mi sono ricordata della raccolta di Vivi, pertanto vi saluto per quest'anno con dei muffin di patate, che potrebbero anche diventare un antipasto per i prossimi giorni di festa.


Ecco come si fanno:
500 gr di patate
latte circa un bicchiere
burro
sale
parmigiano
1 uovo
formaggio brie
prosciutto di Praga
pan grattato
Lessare le patate con la buccia, spellarle e passarle con lo schiacciapatate, mescolarle in una pentola sul fuoco basso con il latte, una noce di burro, l'uovo, il sale e il parmigiano, amalgamere bene gli ingredienti e ultimare la cottura. Fare raffreddare il composto di patate, nel frattempo imburrare e cospargere di pan grattato degli stampini da muffin, adagiare un cucchiaio abbondante di composto in ogni stampino, sistemare su di esso un pezzetto di brie e uno di prosciutto, ricoprire con un altro cucchiaio abbondante di patate. Mettere su ogni muffin un ciuffetto di burro, del pan grattato e infornare per 15 min a 180°. Servire ancora caldi.

Un caro abbraccio e tanti tanti auguri di un sereno 2009!!!!

lunedì 29 dicembre 2008

Potrebbe essere un'idea, una quiche per Capodanno


Anche se, dopo tanti bagordi, mettersi a spiattellare pizze, pizzette, quiche e quichette, forse non è tanto il caso, ma un antipastino sfiziosetto per il cenone???? Per chi lo organizza, io non l'ho mai sentita troppo come festa, ne' il 31 dicembre ne' tantomeno il 1 gennaio. Per me si riduce tutto ai giorni di Natale trascorsi rigorosamente in famiglia, ogni anno nello stesso modo a Napoli, con un gran via vai di parenti, con gli stessi piatti e lo stesso entusiasmo. Sono appena tornata e già vorrei ripartire, tornare indietro di qualche giorno, attorno alla tavola con la tovaglia rossa, con i miei fratelli, mia mamma, i cognati e i nipoti....tanto sono legata al Natale e tanto poco ai festeggiamenti di fine anno. L'idea del "veglione" mi terrorizza, il vestito, le paillettes, i lustrini quando fuori ci sono zero gradi, brrrrrr, no no no. Meglio partire, quando posso, altrimenti a casetta mia, magari anche sola con mio marito. Quest'anno me ne vado a sciare in Trentino, non è stato facile organizzare (ma non c'è la crisi??), però finalmente per la gioia soprattutto dell'uomo basso, abbiamo trovato una sistemazione...
Questa quiche l'ho preparata per la Vigilia e credo che si presta benissimo come antipastino stuzzicoso per il cenone, tagliata a quadretti da mangiare con le mani.


Ecco come si fa:
Per la pasta:
300 gr. farina
4-5 cucchiai olio extra
sale
acqua a temperatura ambiente


Per il ripieno:
250 gr di mascarpone
1 uovo
3-4 pomodorini
erba cipollina (o qualsasi erba si prefereisce)
basilico
parmigiano
scamorza affumicata
Preparare la pasta tutto ad occhio, mescolano la farina, l'olio, il sale e acqua quanto basta per ottenere un impasto liscio, non appiccicoso. Lasciare riposare mezz'ora. Preparare il ripieno mixando con un frullatore ad immersione i pomodorini a pezzetti, un po' di sale, l'erba cipollina, il basilico e un filo d'olio, si otterrà un crema saporita al pomodoro. Mescolarla al mascarpone, aggiungere l'uovo, il parmigiano e la scamorza a dadini. Stendere la pasta, sistemarla in una teglia rotonda, lasciando che i bordi fuoriescano, riempire il disco di pasta con il composto di pomodoro, livellare con un cucchiaio, ripegare i bordi verso l'interno, cospargere tutto con un filo d'olio e infornare a 180° finchè il bordo non sia dorato. Lasciare raffreddare prima di servire.
Ora scappo devo pensare ad una ricetta patatosa per Vivi, il 31 scade il termine e io me ne ero completamente dimenticata!!

martedì 23 dicembre 2008

La mia lettera a Babbo Natale e tanti auguri a voi!!

Luca e Sabrina mi hanno invitato a scrivere una letterina a Babbo Natale, forse qualcuno dei frequentatori del mio blog, saprà che partecipo ad iniziative solo se mi piacciono, se mi trasmettono qualcosa, se diventano un tramite per comunicare sentimenti e stati d’animo. La sterilità e le cose fatte perché si devono fare altrimenti “sembra brutto” non fanno per me, lo so che così mi rendo antipatica e impopolare, ma le forzature proprio non le amo.

Apprezzando questo invito, vi lascio con la mia letterina a Babbo Natale, augurandovi serene festività, che possano dare ad ognuno di voi tutto quello che desiderate!!!


Ecco in cosa consiste: si tratta di fare un post con una letterina a Babbo Natale, le regole sono davvero poche:
1) ci deve essere tutto, dai regali spirituali (sarò più buono e andrò sempre a letto presto...) ai regali materiali.
2) un regalo per il mondo
3) scegliere 5 amici a cui girare il gira-gioco
4) mettere una figura che vi piace di Babbo Natale e scrivere che l'ha lanciato Anna Paola


Caro Babbo Natale

ogni anno sono qui a chiederti qualcosina, ogni anno mi porti un dono devo dire, ma non parliamo di cose materiali, vero Babbo? Ti chiedo sempre la salute e l'amore, per me e i miei familiari, soprattutto per l'uomo basso, che possa diventare una brava persona, che possa rispettare gli altri e che possa mettere in atto i principi che gli trasmetto da che è nato. Gli stessi principi che sono stati trasmessi a me da mio padre, basati sull'onestà e sul senso del dovere che mi accompagnano da sempre. Vorrei che mio figlio possa diventare un uomo onesto, corretto e legato a sani valori. Tutto il resto non conta molto, quest'anno non ho comprato niente, non ho fatto regali, ho preparato biscotti e dolcetti che ho donato a chi voglio bene, ve lo dice una che non lesina mai nello shopping, le mie scarpe lo sanno bene:))) ma lo fa quando ne ha voglia; in questo periodo dell'anno, andare in giro per negozi con le luci scintillanti, affollati fino all'inverosimile, mi crea disagio. Il mio tempo libero desidero trascorrerlo a casa, al caldo, circondata da candele che illuminano l'ambiente e rinfrancano lo spirito, questo mi trasferisce di più il senso del Natale. Perciò caro Babbo, per me non chiedo niente, ma vorrei che tu donassi la pace in questo mondo malato, dove c'è tanta rabbia e odio, dove si litiga per un parcheggio o facendo la fila alle poste o peggio ancora, allo stadio guardando una partita di pallone. Vorrei che tu potessi far finire gli abusi sui deboli, sui bambini, sugli animali, sulle creature indifese. Vorrei che tu potessi intervenire sui potenti della terra e renderli sufficientemente capaci affinchè si rendano conto delle inutilità delle guerre in Iraq, in Afghanistan, nei paesi africani, vittime di governi scellerati, che affamano le popolazioni per sporchi interessi e stringendo dubbie alleanze. Vorrei che tutti avessero acqua e generi alimentari in abbondanza, come ne ho io, talmente abbondante da spingermi ad avere uno spazio in internet dove parlo di cibo. Poi vorrei che tu donassi un po' di buon senso a tutte le signore che indossano pellicce, non serve indossare animali massacrati per essere eleganti o di classe, queste sono cose innate, non lo si diventa esibendo una povera volpe ammazzata e non mi venite a dire care signore, che la indossate per il freddo, un buon cappotto dal taglio chic, vi riscalderebbe ugualmente e sareste meno volgari. Lascio per ultimo la richiesta più sentita, vorrei che fallissero tutte le “aziende”??? produttrici di armi.
Questo desidero Babbo, ma mi rendo amaramente conto che finchè l’uomo penserà di essere onnipotente e immortale sulla terra, niente di quanto auspicato sarà realizzabile.


Ora dovrei invitare qualcuno di voi, avrei piacere a leggere quella di:

Rinnovo i miei più cari auguriiiiiiiii!!!!

lunedì 22 dicembre 2008

E il pesce spada ai pistacchi di Bronte??


Ma sì credo proprio che si possa proporre per la sera della Vigilia, spesso a casa mia siamo legati alla tradizione, troppo!!! Mia madre storce proprio il naso se le propongo alternative allo spaghetto con i frutti, al baccalà fritto, all'orata al vapore con insalata russa di accompagnamento, ogni volta che ci abbiamo provato poi ha recriminato tutto l'anno!!! Perciò, non credo proprio che mi permetterà di preparare questa bella fettona di pesce spada condita con un favoloso pesto ai pistacchi di Bronte fresco fresco acquistato ad Eat-alia. Però magari voi che non avete madri dittatrici, potete provare a prepararlo....
Ecco come si fa:
pesce spada a fette
aglio
olio extra
qualche cucchiaio di pesto di pistacchi di Bronte
un cucchiaino di senape
erba cipollina
Cospargere le fette di spada con una crema ottenuta dal pesto amalgamato ad aglio tritato fine, erba cipollina, un pochino di senape, questa dipende dai gusti, io l'ho messa innanzitutto perchè mi piace molto e poi perchè il pesto di pistacchi non ha un sapore aggressivo anzi ha un gusto molto morbido che ho preferito esaltare con l'aglio e la senape. Avvolgere ogni fetta in fogli di alluminio, infornare su una placca per circa 10 min, aprire i cartoccetti e continuare la cottura per altri 5-7 min in modo che si asciughino i liquidi.

giovedì 18 dicembre 2008

Il riso Venere...a Natale


Ricetta molto poco invernale, e ancor meno natalizia, ma poi ho pensato che forse per la cena di magro della Vigilia potrebbe essere un buon suggerimento. Ho scoperto questo riso da poco, ne avevo sentito solo parlare, poi l'ho visto e comprato al Salone del Gusto di Torino, c'era uno stand dedicato interamente a questo alimento versatile e ricco, il riso appunto, in diversi tipi e caratteristiche. Sono stata subito attratta dal Venere, curiosa di provarlo, di verificarne il gusto, nonostante la lunga cottura, circa 30 minuti.....bene è stato una sorpresa!!! Il gusto è un po' selvatico, ma niente a che vedere con l'integrale, rimane croccantino, tiene benissimo la cottura, col pesce è stra-perfetto, insomma buonissimo a dispetto del colore che lascia un po' titubanti all'approccio, ma già alla prima forchettata, non ci si fa più caso. La foto è pessima ma è l'unica superstite da una serie di scatti sbagliati:)))

Ecco come si fa:
300 gr di riso Venere
10 gamberoni
10 scampi
15 calamaretti
aglio
pomodorini ciliegino 3-4
olio extra
prezzemolo
Innanzitutto perparare un fumetto con le teste dei gamberoni. Mettere a cuocere il riso in acqua bollente per circa 30 min. Preparare la base di pesce con un soffritto di aglio (che poi verrà tolto) e l'aggiunta dei pomodorini a pezzettini. Aggiungere i calamaretti tagliuzzati e farli andare per pochi minuti, poi gli scampi e a finire i gamberoni sgusciati, tutta la cottura sarà velocissima, se si cuoce troppo il pesce non sa più di mare:)) Scolare il riso un po' al dente e far terminare la cottura nella padella col pesce, aggiungere qualche mestolo di fumetto dei gamberi e fare assorbire. Cospargere di prezzemolo e servire.

lunedì 15 dicembre 2008

Risposta al Principe (e poi la finiamo qui!!!) e cenni su Eat-alia

Alcuni mesi fa, ispirata da quotidiane letture di alcuni foodblogs, invogliata dalla mia passione per la cucina, assecondando la mia indole aperta e curiosa a nuove realtà e nuove amicizie, ho deciso di aprire uno spazio tutto mio per poter entrare in contatto con voi. E' quindi scattato il martellamento selvaggio al cuore-di-mammina-sua, "voglio un blog" "me ne apri uno?" "dai su che ti costa, io non lo so fare".....finchè un pomeriggio massacrato da sta' lagna, si è seduto al pc ed ha iniziato a smanettare, sacrificando tempo preziosissimo al corteggiamento di qualche pischelletta e alle partite di calcio sulla Playstation. Il Principe, nel frattempo, tra un panino in cucina e uno zapping furioso sui programmi di Sky Sport, faceva capolino e suggeriva, un nome, un colore, un carattere....così è nato Zeppole & Panzarotti, da una collaborazione di tutta la famiglia. Già, la famiglia....potete immaginare il mio stupore di fronte al post di un suo componente, che esterna sensi di inferiorità e promuove progetti, proprio lui che tanto aveva criticato la lettera pubblicata su Repubblica della gentile consorte del nostro Silviuccio nazionale, proprio lui che esclamava critico "ma che sta' gente non si parla in famiglia?" " e che bisogno c'è di raccontare i propri fatti al mondo?" proprio lui discreto e riservato, un po' defilato, l'uomo che lascia sempre spazio alla mia esuberante personalità....e proprio a lui così, pubblicamente, sull'onda del Veronica's style, voglio dire: "a Principeeeeeee, inizia col tornare a vivere a Roma così pure pure qualche giornata e qualche nottata insieme la trascorriamo!!!!" E qui la finisco, almeno io, sperando che non ci siano altre intromissioni abusive....


Dopo avervene parlato nei mesi precedenti, voglio spendere due parole su Eat-alia, una manifestazione per niente pubblicizzata e promossa, oragnizzata a Fiano Romano in una location d'eccezione, ma si sa, se non si investe tempo e danaro negli eventi, il riscontro è minimo e il risultato è un'affluenza ridottissima, tutto a nostro vantaggio devo dire, che abbiamo potuto soffermarci a lungo presso ogni stand e degustato piccole squisitezze, presentate da espositori preparati e competenti, ben lieti di intrattenersi a chiacchierare con noi e dopo tanto spiegare e raccontare, vuoi che non mi compro la confettura di susine biologiche o il barattolo di pesto ai pistacchi di Bronte, vero ragazzi?? Consiglio agli organizzatori, in caso ci dovesse essere un'altra edizione, di spendere qualche eurino e promuoverla adeguatamente, perchè merita sicuramente il giusto riscontro.


giovedì 11 dicembre 2008

L’ORGOGLIO DEL PRINCIPE CONSORTE (…ma è affondata o no ,la corazzata Potemkin?...)

Credete a me, mia moglie è davvero una persona speciale. Me ne sono innamorato all'istante, un attimo dopo averla conosciuta e , ci credi o non ci credi ai colpi di fulmine, ho impegnato le settimane successive al nostro incontro , a convincer lei che , incredibilmente ( !) non se n'era accorta nella immediatezza dell’evento, che io potevo essere, anzi ERO , l'uomo della sua vita. Quello cui condividere indefinitamente i giorni e le notti...
Eppure Nulla mi ha dissuaso nella rincorsa al suo cuore, nemmeno i tanti chilometri tra Roma e Napoli, , nemmeno le “perle di saggezza” di Lello ( il di lei cognato..) che “..ma ti pare che se fosse davvero come la vedi tu , quella a Roma la facevamo andare ? ma sul serio pensi che qua so tutti fessi?... Ca nisciun è fess, ricordatelo”,
Effettivamente di settimane ce ne sono volute più di quante io immaginassi ma ..è finita come una fiaba. Eccoci qua’ a festeggiare , in questi giorni , un altro anniversario di matrimonio.
D’accordo, bella storia, ma certamente potevo farne l’elogio in privato, più o meno ci vediamo tutte le sere …..io e mia moglie.
Che ci faccio qui allora,in territorio ostile , aldiquà della invalicabile linea Maginot dalla quale stare ben aldilà , cosi come m’ero ripromesso la sera stessa che l’uomo basso , bontà sua, scuotendo il capo colmo di pena , s’era gentilmente prodigato per creare a mamminasua, uno spazietto sul web…che la poveretta anelava da giorni.
Ma si sa,”…. E figlje so’piezze ‘e core …” e poi ,….”la tua generosità sarà premiata…” “ ti farò stare col pc acceso per 10,..no , anzi, dodici anni di fila e poi ti aumento la paghetta a 120.000 euro al mese….” Neppure più mi ricordo, a prezzo di chissà quali disgustose concessioni, l’infame uomo basso s’è convinto alla collaborazione.
Insomma tra una promessa e una minaccia, frignando frignando, lo spazietto l’ha avuto. Mancava il nome e quello l’ho trovato io “zeppole e panzarotti..storie di fornelli e di passioni”.
Lei non voleva, lo trovava troppo smaccatamente ricondotto all’immagine abusata e svenduta della sua città.
Invece per me,la napoletanità è un valore aggiunto, una filosofia di vita ,un’arte .Insomma un sentire antico .Napoli è … .........terra d'ammore,lacreme e canzone...
Napoli è sentimento e il cuore di Napoli è un cuore Grande e generoso. Davvero!
Quanto a me, ho sempre pensato di essere un uomo ponderato e pragmatico. Uno coi piedi ben piantati a terra, insomma.
Ho sempre pensato che la vita è fatta di momenti si e quelli no e Murphy permettendo, che ciascuno è padrone del suo destino e tanto m’è bastato per superare indenne ,o quasi, le insidie della vita.
Poi si sa’ , ogni età ha i suoi guai ,occorre essere pronti ad affrontare ogni avversità,petto in fuori, pancia dentro, animati dallo spirito guerriero che alberga in ciascuno; io per esempio ho agilmente superato la:
Sindrome di carosello (età prepuberale)
Sindrome del tunnel carpale (postpostpuberale)
Ho brillantemente tenuto sotto controllo,in età adulta la
sindrome da single di ritorno ( scagli la pietra chi non ha avuto la prima moglie…)
E financo le più subdole :
sindrome di ''Quanti granelli ci saranno in questo pugno di sabbia?
sindrome del prete World of Warcraft
di metafisica concezione,figlie prossime del masochismo degli iper trendy pseudointellettuali della sinistra …che “…yes..we can…” che, a quanto mi par di ricordare, più che ad un appello al “ ce la possiamo fare..”corrisponde al liberatorio urlo di gioia emesso dallo scienziato Dottor Frederick Frankenstein nel celebre film ‘Frankenstein junior’ allorquando egli si accorge della validità delle sue geniali intenzioni ‘contro natura’: resuscitare un morto è infatti privilegio di pochi.

Insomma ritenevo di essere capace di fare fronte ad ogni più malvagia e insidiosa turba psicosomatica che potesse aggredirmi e mai e poi mai mi sarei aspettato di franare irrimediabilmente sulla più classica buccia di banana.
Avete mai sentito parlare della sindrome del principe consorte?’’no? beh tranquilli neppure io..cioe, anzi, non ne avevo sentito la incombente sensazione fino a quando..fino a quando mia moglie, ha deciso di sdoganare lo spazio virtuale che s’era ritagliata e ha ritenuto fosse il caso di accorciare le distanze col suo mondo a portata di mouse…
Ecco dunque che una mattina, trionfante, tuona al telefono “..evviva, è tutto organizzato!andiamo al SALONE DEL GUSTO.. avrai modo di conoscere tutti i miei amici bloggaioli…
Tutti eh, dico io..che bello ( e in un attimo ho pensato che l’Inter giocava chissaddove , senz’altro in terra straniera e ostile e …. che avrebbe patito la mancanza di un tifoso doc davanti alla Tv…).
Ci tocca pure l’esamino di ammissione , ho pensato.
E se ci fate caso,ora foto compromettenti girano sui vari blog, io sono sempre quello posizionato ai lati dei tavoli, defilato, quasi nascosto. Avete presente vero, quando la professoressa scrutava il registro e poi alzava gli occhi e cercava la vittima sacrificale e tutti si facevano piccoli sotto il banco,….ecco, appunto!
E’ uno stato patologico il mio….ebbene si, ho la sindrome del principe consorte.

E che sia chiaro: non so cucinare! posso con grande soddisfazione affermare che di tutte le cose buone e iperglicemiche, che circolano per casa , neppure una di quelle è opera mia.
Avete presente il circolo ufficiali costruito dai colleghi del capitano JOHN YOSSARIAN di Comma 22 di Joseph Heller , egli ne era fierissimo e ancor di più perché di tutte le ore necessarie per costruirne la solida e confortevole struttura , cui tutti si erano dedicati nelle ore di libera uscita,lui non ne aveva messa neppure una…e questa consapevolezza rendeva buonissima la limonata che sorseggiava ogni pomeriggio sotto al porticato al riparo del sole cocente di agosto….come son buone le cosine che prepara PAOLA!
Sabato 6 dicembre
Ristorante pizzeria la Fraschetta, 20h30, via san francesco a ripa, roma!(….. ma è affondata o no ,la corazzata Potemkin?)
“.. bè, proprio le 20h30 non sono state.” ha ragione Nadia ( vabbeh , Precisina): copio, incollo e sottoscrivo! .
Che ci volete fare, la puntualità non è annoverata tra le virtù di mia moglie. Il risultato : starsene al freddo e al gelo, in attesa, imprecando contro il cameriere che non si decide a chiamarti, una buona volta!!
Alla fine poi ti chiama anche….Si ma al secondo turno..quasi al terzo!!
C’erano quelli delle foto, sotto la pioggia e con pochi ombrelli…noi per esempio non lo avevamo.
A pochi chilometri da Trastevere, allo stadio Olimpico c’era Lazio Inter… e ricordate, per chi l’ha visto, il rag FANTOZZI che assisteva alla proiezione della corazzata Potemkin , versione integrale del 1926 con sottotitoli in cirillico, mentre all’interno della sala si rincorrevano voci incontrollate circa l’andamento della partita di calcio Italia – Inghilterra che si sussurrava fossero 27 a 0 a favore della nostra compagine…anche io ho vissuto il mio personalissimo psicodramma calcistico..
Sotto la pioggia e poi dentro il ristorante, le stesse voci raccontavano di un risultato a favore dell’Inter di proporzioni epocali.. addirittura qualcuno sosteneva che la partita fosse iniziata direttamente sull’uno a zero a favore dell’ Inter… e che poi, in un crescendo wagneriano, il risultato cambiava una volta al minuto…e che il solo IBRA avesse all’attivo 7, dico sette goal.
Neppure l’infame uomo basso, da casa, dava conferme…salvo poi apprendere che anche lui stava vivendo un suo psicodramma , dato che, causa il medesimo temporale, era saltata l’energia elettrica e che per fare un po’ di luce stava utilizzando tutte le candele disponibili……..ingegnandosi al contempo per incendiare completamente la nostra abitazione..
Sob!!!!!!!!
E’ dura frequentare lo stesso tavolo intorno al quale stanno sedute altre 7 persone ciascuna delle quali ha competenze culinarie raffinatissime e avere la solida consapevolezza di non avere alcunché di intelligente da dire sull’argomento….
E’ la sindrome del principe consorte : rimanere in silenzio, voltare il capo ora a destra ora a sinistra, sorridere come uno scemo e dare improbabili cenni di assenso circa la giusta quantità di latte da mettere nella casseruola….
Ma “io non ci sto…io a questo gioco al massacro NON CI STO!..”
Ma che potevo fare, mica alzarmi e andar via , mica pontificare sui tempi di cottura del riso nero , allora m’è venuta in mente una antica massima di vita: Chi sa fare fa, chi non sa fare critica” .eccola , allora l’ideona!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Perché non riunire in un sol luogo i miei divertenti compagni di una sera,metter loro a disposizione un budget limitato, senno’ son tutti bravi a far ostriche e champagne! ( oh ..autofinanziamento,s’intende..)e invitarli ad una singolar tenzone di fronte ai fornelli…io in giuria, o nel comitato di valutazione..insomma io tra quelli che mangiano!!!!!!!!!!!!
Serviva una location adatta a contenere un po’ di gente in allegria e in un ambiente informale..ho pensato ad un agriturismo in Toscana ( a metà strada più o meno per tutti).
Insomma, .. Alea iacta est è , il dado è tratto ( o quasi..).
Aiutatemi a superare la sindrome del principe consorte……………………

lunedì 8 dicembre 2008

....e tre!!!!!



Dopo Precy e Jajo, eccomi a postare un piccolo resoconto della bella serata trascorsa insieme ad alcuni amici blogger, la foto è gentilmente concessa da Precisina, la mia digitale col flash fa le bizze.....di quanto è accaduto hanno già parlato esaustivamente i due amici di cui sopra, incontro al ristorante, attesa luuuuunga fuori con ombrelli aperti, chiacchiere prima generiche poi, "ma tu come lo prepari?" "e la pasta risottata l'hai mai fatta??" "uffa voglio fare anche io le foto con la dissolvenza...." insomma, chiacchiere tra food blogger no??? Tutto questo sotto lo sguardo paziente dei nostri rassegnatissimi compagni di vita, oltre a mio marito, Claudia la moglie di Jajo, squisita persona, l'amica che vorresti come vicina, arguta e simpatica, perfetta compagna di un uomo come Jajo, grande conoscitore di Roma, a lui si possono chiedere tutte le info, inoltre mantiene il suo sorriso leale, anche in un momento in cui la sfiga si accanisce, spero di incontrarvi presto, prima del nostro progettino!!! Lars, il simpaticissimo marito di Precy, una vera sorpresa, tedesco con l'accento napoletano, buongustaio, moltosocievole e paziente!!!! Poi Precy diciamo pure Nadia, vulcanica, briosa, allegra, bella e piena di iniziative. Sono contenta che si siano trasferiti a Roma così da organizzarci vero Precisì??? Ultimi ma solo perchè a loro voglio riservare uno spazietto doppio (sono in due!!!!) Luca e Sabrina, loro sono così come li si conosce sul blog, uniti da un amore unico e complice, accumunati da tutto, due corpi in un unico pensiero, con loro ho trascorso un po' più di tempo, accoccolati sui divani a casa mia, tra un cioccolatino e un biscotto, un pezzo di quiche e una caldarrosta, poi a Eat-alia ( ma di questo ve ne parlo in un altro post), abbiamo avuto tempo di parlare di mille cose, di conoscerci meglio e ho capito che sono due persone profonde e sensibili, Luca col suo vocione e la sua presenza fisica, è alla fine come burro morbido, Sabrina, con i suoi occhi dolcissimi e il suo sorriso è soffice come panna. Lei ha pensato di donarmi una bellissima candela da arredo, profumatissima, alla lavanda, ha subito capito i miei gusti, io adoro le candele e i fiori di lavanda, ora l'ho sistemata in bella mostra sul comò della mia camera da letto, con le altre candele e gli altri oggetti che amo. Ragazzi, vi avevo detto che non era il caso, ma ora sono contenta di averla lì, a diffondere i suoi effluvi.


Diamo un attimo di merito anche a mio marito, che buono buono, zitto zitto, ha partorito l'ideona-iniziativa di organizzarci durante un weekend il prossimo marzo in un casale in Toscana o in Umbria, con cucina a disposizione, in modo che ognuno possa preparare un menù, che verrà concordato a priori, noi otto ci saremo avremmo piacere a raccogliere anche altre adesioni-partecipazioni. Di questo se ne parlerà nei nostri blog e ve ne parleranno anche Luca e Sabrina. Pensateci!!!!!

venerdì 5 dicembre 2008

Ma voi ve li ricordate??


I biscotti Tresor della Pavesi, quelli a forma di bastoncino schiacciato cosparsi di granella di zucchero e di capelli di cioccolato fondente, io ne ho mangiati quintali erano un must dei viaggi in autostrada perchè li vendevano anche gli autogrill, poi però sono scomparsi, mai più visti o trovati, come i Primatini sempre della Pavesi, il novellino più buono da zuppa di latte. Ma dico perchè toglierli dal mercato??? A me piacevano:)))) Per mettere poi una varietà infinita di Togo (che tanto poi i più buoni sono i classici). Signori della Pavesi che per caso ci ripensate? Girando in rete ho visto che ci sono dei nostalgici.....però succede che stai smanettando in giro per trovare la ricetta del biscotto più carino, più buono, più coreografico da mettere nei pacchettini natalizi e qui leggi: bicotti con granella cioccolato, senza foto, li fai e scopri che il sapore è quello antico e ora ritrovato dei mitici Tresor, la forma no quella è la classica rotonda più adatta al pacchetto:))
Buon weekend, io avrò degli assaggiatori speciali!!!

Ecco come si fanno:
copio/incollo da Alice:
2 uova
125 gr di zucchero semolato
10 gr di miele
150 gr di farina
25 gr di fecola di patate
0,2 gr di vanillina
75 gr di zucchero in granella
50 gr di cioccolato fondente
Rompere le uova in una terrina. Aggiungere lo zucchero semolato e il miele, e con l'aiuto di un frullino elettrico montare le uova a spuma di neve.Setacciare su un foglio di carta forno la farina con la fecola di patate e la vanillina. Unirli poco a poco alle uova, mescolando bene e facendo attenzione che non si formino grumi. Riempire con l'impasto così ottenuto una tasca da pasticcere e distribuire il composto su una placca ricoperta di carta forno distanziando i biscotti di un paio di centimetri gli uni dagli altri. Cospargere i biscotti di zucchero granellato e scuotere la placca per distribuire meglio la granella di zucchero, eliminando quella in eccesso. Mettere in forno a 160° per 10 minuti. Quando i biscottini si saranno raffreddati, fondere il cioccolato per un paio di minuti nel forno a microonde. Introdurre la cioccolata fusa in un cono di carta (io ho usato una siringa per decorazioni) e con un movimento veloce rigare i biscottini con il cioccolato fuso. Attendere che il cioccolato si solidifichi e servire.

mercoledì 3 dicembre 2008

Le linguine gustose


Sicuramente vi capita di tornare a casa senza un minimo di idea per la cena, infreddoliti, stanchi con la sola voglia di avvolgersi nel plaid....non si pensa ad altro in macchina, bagno caldo e copertina. Poi si arriva a casa, si apre la porta e si viene accolti dal calduccio e da un adolescente affamato!!!! Accccc, uff, ma la merenda non ti è bastata????Me la cavo bene comunque, quando si va sulla pasta non si sbaglia mai, 200 gr di linguine e abbiamo fatto scemo il suo stomaco. In frigo ho un po' di ricotta di pecora e mezzo barattolo di pomodorini secchi sott'olio appena arrivati dalla Puglia (provateli, sono fantastici, come la loro passata di pomodoro, tutta naturale!!!!) Ne viene fuori questo primo gustosissimo, profumatissimo e facilissimo, anche qui la scarpetta è un obbligo!!!
Ecco come si fa:
linguine
pomodori secchi sott'olio
ricotta di pecora
parmigiano
basilico
Mentre le linguine cuociono passare al mixer i pomodori secchi e un bel ciuffetto di basilico, allungando con un altro filo d'olio e magari un po' di acqua della cottura, ottenuta una crema, mescolare la ricotta e il parmigiano. Scolare le linguine nel sughetto direttamente dalla pentola (con un forchettone) per amalgamere bene con la propria acqua di cottura:)))

lunedì 1 dicembre 2008

Il baccalà: o lo si ama o lo si odia

Perchè in effetti non ho mai sentito qualcuno dire "si mi piace così cosi", o dicono "bleah!" o dicono "che buono"!". Io appartengo a quella categoria di persone che ha iniziato ad apprezzarlo da adulta e se ne è innamorata, mi piace in tutti i modi, ma non lo trovo spesso, pertanto appena lo vedo nel banco pescheria lo compro di corsa. Tra i tanti modi di prepararlo, con sugo è quello che preferisco perchè l'intingolo è perfetto per la scarpetta!!!!

Ecco come si fa:
2 filettoni di baccalà già dissalato
pomodorini ciliegino (se trovate quelli del piennolo sono il top!)
10 olive nere di Gaeta
aglio
un po' di farina
olio extra
Lasciare il baccalà comunque in ammollo in acqua dolce per alcune ore, così si sciacqua bene e si eliminano tutti i residui di sale. Asciugarlo con la carta assorbente. Preparare il sugo soffriggendo aglio e olive snocciolate. Aggiungere 5-6 pomodorini, fare cuocere pochi minuti per rendere tutto cremoso. Passare i filetti nella farina e scrollarli bene eliminando i residui appiccicosi, la farina deve fare solo un velo sulla superficie. Adagiarli nella padella dalla parte della pelle, fare cuocere una decina di minuti facendo attenzione che la farina non assorba troppo il condimento, in caso aggiungere un goccio di acqua. Io non ho aggiunto sale, il baccalà in genere resta sapido. Girare i filetti e far cuocere per pochi minuti ancora. Servire caldi irrorati di sugo che nel frattempo è diventato una saporita crema. Accompagnarlo con tanto pane:))