giovedì 24 febbraio 2011

Ciambelline fritte e meme

Friggo poco, pochissimo, primo perchè non mi piace la puzza che resta in casa, e resta si anche per qualche ora, anche aprendo balconi e finestre, poi ora con la cucina bianca immacolata, chi si azzarda? Inoltre mi sono dotata anche di un forno di quelli con mille funzioni, un po' complicato ma molto versatile, che lavora tanto e sforna tanto. Quindi il fritto è davvero bandito da me, però, alcune preparazioni non possono subire cambiamenti, i dolci di carnevale fanno parte di queste preparazioni. Queste ciambelline le ho prese qui, qualche anno fa e una volta l'anno le preparo. I fiocchi di patate hanno lasciato perplessa anche me all'inizio, però dato il quantitativo e l'utilizzo una volta l'anno, si puo anche fare. Forse si possono sostituire con la stessa quantità di patata bollita, ma non ho mai provato, quindi non so.

Ecco come si fanno:
500gr di farina manitoba
80 g di burro morbido
100 g di zucchero semolato
3 uova
pizzico di sale
200 ml di latte
1 bustina di lievito di birra disidratato o poco meno di un cubetto di lievito fresco, in questo caso scioglierlo nel latte tiepido.
100 g di fiocchi di patate
olio per friggere
Impastate lo zucchero e il burro fino ad ottenere composto spumoso, aggiungete le uova, il latte, i fiocchi di patate e in ultimo la farina, mescolata al lievito in polvere. Amalgamate bene fino ad ottenere un composto asciutto e lucido. Io ho lavorato tutto in planetaria per una decina di minuti con il gancio. Lasciate riposare in frigo per 30/40 minuti. Passato questo tempo stendete l’impasto con il matterello ad un’altezza di circa 6 mm. Con 2 coppa pasta, uno di 6/7 cm di diametro e uno di 2 cm (io ho usato il tappo della bottiglia di acqua) formate delle ciambelline che andrete a porre su teglie rivestite di carta forno per farle lievitare altri 30 min, non in frigo. Subito dopo friggete le ciambelline in olio bollente, io le friggo una ad una in una pentola dai bordi alti, quindi asciugatele con carta assorbente e passatele nello zucchero semolato.
Ed ora passiamo al meme al quale Luca e Sabrina mi hanno chiesto di partecipare e io lo faccio volentieri perchè amo leggere da sempre, da che ero ragazzina, sul mio comodino non devono mai mancare 2 o 3 libri, quello che leggo e quelli in ordine che leggerò subito dopo:)
Quanti libri hai letto nel 2010?
Tanti, non li ho contati però

Quanti erano romanzi e quanti no?
Quasi tutti romanzi

Il miglior libro letto?
"Venuto al mondo" di Margareth Mazzantini. Ho finito di leggerlo in spiaggia e non smettevo di piangere, mi prendevano per pazza mi sa:))

Il libro più brutto?
Nessuno in particolare, quando li compro so già cosa leggerò e di chi.

Il libro più vecchio?
"Candido" di Voltaire

Il libro più recente?
"L'isola sotto il mare" di Isabel Allende

Quello con il titolo più corto?
Ari- Candido:)

Quello con il titolo più lungo?
"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffengger

Quanti libri hai riletto?
Rileggo spesso "Cent'anni di Solitudine" e "l'amore ai tempi del colera" di Gabriel García Márquez. Opere d'arte pura
I libri più letti dello stesso autore quest’anno?
Elisabeth George

Quanti libri scritti da autori italiani?
Pochi, in genere amo gli stranieri, in particolare i sudamericani.
E quanti di questi libri sono stati presi in biblioteca?
Nessuno purtroppo.

Dei libri letti quanti erano nel formato e-book?
Nessuno e non credo che lo farò mai, il piacere di sfogliare le pagine è unico. L'odore della carta è unico.

mercoledì 9 febbraio 2011

Arista alla senape


Vado molto a periodi con il cibo, ogni tanto mi prende la fissa di un ingrediente, un sapore e non c'è niente da fare a quel punto, ne mangio in continuazione. A Natale, malgrado tutti i dolci che imbandivano la nostra tavola e che abbiamo consumato fino a gennaio, io mi sono ingozzata di ricciarelli, sia bianchi che al cioccolato, ma tanti tanti eh, poi ora non ne trovo più in giro e gioco forza la voglia mi è passata. Ultimamente ho riscoperto il sapore deciso della senape, una puntina quasi ovunque, anche mischiata all'emulsione con la quale condisco l'insalata. Da questa mia passione momentanea nasce questa arista molto saporita.


Ecco come si fa:
un'arista intera di 1 kg e mezzo circa
sedano
carota
cipolla
una foglia di alloro
mezzo bicchiere di vino bianco
mezzo litro di brodo vegetale
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di senape di Digione
sale
olio extra
In un tegame capiente mettere a rosolare il trito di sedano, carota e cipolla. In una pentola dai bordi alti, versare un filo di olio e mettere a rosolare l'arista, girandola ogni tanto e facendo in modo che si formi la crosticina su tutti i lati, irrorare con il vino e fare sfumare. Mettere il pezzo di carne nel tegame con il trito, aggiungere 1 mestolo di brodo, la foglia di alloro, salare e far cuocere per un'ora circa girandola ogni tanto. Se il fondo si asciuga aggiungere brodo. A fine cottura tirare fuori la carne dalla pentola, mettere a raffreddare e poi affettarla. Eliminare l'alloro, mescolare il latte con la senape e aggiungere al fondo di cottura, mixare tutto. In caso la cremina ottenuta fosse troppo asciutta aggiungere un po' di brodo. Con questa salsa ben calda, condire le fette di arista.