Credete a me, mia moglie è davvero una persona speciale. Me ne sono innamorato all'istante, un attimo dopo averla conosciuta e , ci credi o non ci credi ai colpi di fulmine, ho impegnato le settimane successive al nostro incontro , a convincer lei che , incredibilmente ( !) non se n'era accorta nella immediatezza dell’evento, che io potevo essere, anzi ERO , l'uomo della sua vita. Quello cui condividere indefinitamente i giorni e le notti...
Eppure Nulla mi ha dissuaso nella rincorsa al suo cuore, nemmeno i tanti chilometri tra Roma e Napoli, , nemmeno le “perle di saggezza” di Lello ( il di lei cognato..) che “..ma ti pare che se fosse davvero come la vedi tu , quella a Roma la facevamo andare ? ma sul serio pensi che qua so tutti fessi?... Ca nisciun è fess, ricordatelo”,
Effettivamente di settimane ce ne sono volute più di quante io immaginassi ma ..è finita come una fiaba. Eccoci qua’ a festeggiare , in questi giorni , un altro anniversario di matrimonio.
D’accordo, bella storia, ma certamente potevo farne l’elogio in privato, più o meno ci vediamo tutte le sere …..io e mia moglie.
Che ci faccio qui allora,in territorio ostile , aldiquà della invalicabile linea Maginot dalla quale stare ben aldilà , cosi come m’ero ripromesso la sera stessa che l’uomo basso , bontà sua, scuotendo il capo colmo di pena , s’era gentilmente prodigato per creare a mamminasua, uno spazietto sul web…che la poveretta anelava da giorni.
Ma si sa,”…. E figlje so’piezze ‘e core …” e poi ,….”la tua generosità sarà premiata…” “ ti farò stare col pc acceso per 10,..no , anzi, dodici anni di fila e poi ti aumento la paghetta a 120.000 euro al mese….” Neppure più mi ricordo, a prezzo di chissà quali disgustose concessioni, l’infame uomo basso s’è convinto alla collaborazione.
Insomma tra una promessa e una minaccia, frignando frignando, lo spazietto l’ha avuto. Mancava il nome e quello l’ho trovato io “zeppole e panzarotti..storie di fornelli e di passioni”.
Lei non voleva, lo trovava troppo smaccatamente ricondotto all’immagine abusata e svenduta della sua città.
Invece per me,la napoletanità è un valore aggiunto, una filosofia di vita ,un’arte .Insomma un sentire antico .Napoli è … .........terra d'ammore,lacreme e canzone...
Napoli è sentimento e il cuore di Napoli è un cuore Grande e generoso. Davvero!
Quanto a me, ho sempre pensato di essere un uomo ponderato e pragmatico. Uno coi piedi ben piantati a terra, insomma.
Ho sempre pensato che la vita è fatta di momenti si e quelli no e Murphy permettendo, che ciascuno è padrone del suo destino e tanto m’è bastato per superare indenne ,o quasi, le insidie della vita.
Poi si sa’ , ogni età ha i suoi guai ,occorre essere pronti ad affrontare ogni avversità,petto in fuori, pancia dentro, animati dallo spirito guerriero che alberga in ciascuno; io per esempio ho agilmente superato la:
Sindrome di carosello (età prepuberale)
Sindrome del tunnel carpale (postpostpuberale)
Ho brillantemente tenuto sotto controllo,in età adulta la
sindrome da single di ritorno ( scagli la pietra chi non ha avuto la prima moglie…)
E financo le più subdole :
sindrome di ''Quanti granelli ci saranno in questo pugno di sabbia?
sindrome del prete World of Warcraft
di metafisica concezione,figlie prossime del masochismo degli iper trendy pseudointellettuali della sinistra …che “…yes..we can…” che, a quanto mi par di ricordare, più che ad un appello al “ ce la possiamo fare..”corrisponde al liberatorio urlo di gioia emesso dallo scienziato Dottor Frederick Frankenstein nel celebre film ‘Frankenstein junior’ allorquando egli si accorge della validità delle sue geniali intenzioni ‘contro natura’: resuscitare un morto è infatti privilegio di pochi.
Insomma ritenevo di essere capace di fare fronte ad ogni più malvagia e insidiosa turba psicosomatica che potesse aggredirmi e mai e poi mai mi sarei aspettato di franare irrimediabilmente sulla più classica buccia di banana.
Avete mai sentito parlare della sindrome del principe consorte?’’no? beh tranquilli neppure io..cioe, anzi, non ne avevo sentito la incombente sensazione fino a quando..fino a quando mia moglie, ha deciso di sdoganare lo spazio virtuale che s’era ritagliata e ha ritenuto fosse il caso di accorciare le distanze col suo mondo a portata di mouse…
Ecco dunque che una mattina, trionfante, tuona al telefono “..evviva, è tutto organizzato!andiamo al SALONE DEL GUSTO.. avrai modo di conoscere tutti i miei amici bloggaioli…
Tutti eh, dico io..che bello ( e in un attimo ho pensato che l’Inter giocava chissaddove , senz’altro in terra straniera e ostile e …. che avrebbe patito la mancanza di un tifoso doc davanti alla Tv…).
Ci tocca pure l’esamino di ammissione , ho pensato.
E se ci fate caso,ora foto compromettenti girano sui vari blog, io sono sempre quello posizionato ai lati dei tavoli, defilato, quasi nascosto. Avete presente vero, quando la professoressa scrutava il registro e poi alzava gli occhi e cercava la vittima sacrificale e tutti si facevano piccoli sotto il banco,….ecco, appunto!
E’ uno stato patologico il mio….ebbene si, ho la sindrome del principe consorte.
E che sia chiaro: non so cucinare! posso con grande soddisfazione affermare che di tutte le cose buone e iperglicemiche, che circolano per casa , neppure una di quelle è opera mia.
Avete presente il circolo ufficiali costruito dai colleghi del capitano JOHN YOSSARIAN di Comma 22 di Joseph Heller , egli ne era fierissimo e ancor di più perché di tutte le ore necessarie per costruirne la solida e confortevole struttura , cui tutti si erano dedicati nelle ore di libera uscita,lui non ne aveva messa neppure una…e questa consapevolezza rendeva buonissima la limonata che sorseggiava ogni pomeriggio sotto al porticato al riparo del sole cocente di agosto….come son buone le cosine che prepara PAOLA!
Sabato 6 dicembre
Ristorante pizzeria
la Fraschetta, 20h30, via san francesco a ripa, roma!(….. ma è affondata o no ,la corazzata Potemkin?)
“.. bè, proprio le 20h30 non sono state.” ha ragione
Nadia ( vabbeh , Precisina): copio, incollo e sottoscrivo! .
Che ci volete fare, la puntualità non è annoverata tra le virtù di mia moglie. Il risultato : starsene al freddo e al gelo, in attesa, imprecando contro il cameriere che non si decide a chiamarti, una buona volta!!
Alla fine poi ti chiama anche….Si ma al secondo turno..quasi al terzo!!
C’erano quelli delle foto, sotto la pioggia e con pochi ombrelli…noi per esempio non lo avevamo.
A pochi chilometri da Trastevere, allo stadio Olimpico c’era Lazio Inter… e ricordate, per chi l’ha visto, il rag FANTOZZI che assisteva alla proiezione della corazzata Potemkin , versione integrale del 1926 con sottotitoli in cirillico, mentre all’interno della sala si rincorrevano voci incontrollate circa l’andamento della partita di calcio Italia – Inghilterra che si sussurrava fossero 27 a 0 a favore della nostra compagine…anche io ho vissuto il mio personalissimo psicodramma calcistico..
Sotto la pioggia e poi dentro il ristorante, le stesse voci raccontavano di un risultato a favore dell’Inter di proporzioni epocali.. addirittura qualcuno sosteneva che la partita fosse iniziata direttamente sull’uno a zero a favore dell’ Inter… e che poi, in un crescendo wagneriano, il risultato cambiava una volta al minuto…e che il solo IBRA avesse all’attivo 7, dico sette goal.
Neppure l’infame uomo basso, da casa, dava conferme…salvo poi apprendere che anche lui stava vivendo un suo psicodramma , dato che, causa il medesimo temporale, era saltata l’energia elettrica e che per fare un po’ di luce stava utilizzando tutte le candele disponibili……..ingegnandosi al contempo per incendiare completamente la nostra abitazione..
Sob!!!!!!!!
E’ dura frequentare lo stesso tavolo intorno al quale stanno sedute altre 7 persone ciascuna delle quali ha competenze culinarie raffinatissime e avere la solida consapevolezza di non avere alcunché di intelligente da dire sull’argomento….
E’ la sindrome del principe consorte : rimanere in silenzio, voltare il capo ora a destra ora a sinistra, sorridere come uno scemo e dare improbabili cenni di assenso circa la giusta quantità di latte da mettere nella casseruola….
Ma “io non ci sto…io a questo gioco al massacro NON CI STO!..”
Ma che potevo fare, mica alzarmi e andar via , mica pontificare sui tempi di cottura del riso nero , allora m’è venuta in mente una antica massima di vita: Chi sa fare fa, chi non sa fare critica” .eccola , allora l’ideona!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Perché non riunire in un sol luogo i miei divertenti compagni di una sera,metter loro a disposizione un budget limitato, senno’ son tutti bravi a far ostriche e champagne! ( oh ..autofinanziamento,s’intende..)e invitarli ad una singolar tenzone di fronte ai fornelli…io in giuria, o nel comitato di valutazione..insomma io tra quelli che mangiano!!!!!!!!!!!!
Serviva una location adatta a contenere un po’ di gente in allegria e in un ambiente informale..ho pensato ad un agriturismo in Toscana ( a metà strada più o meno per tutti).
Insomma, .. Alea iacta est è , il dado è tratto ( o quasi..).
Aiutatemi a superare la sindrome del principe consorte……………………