lunedì 29 settembre 2008

Scones e premio

L'autunno è arrivato bruscamente io mi rifiuto di coprirmi perchè per me è inaccettabile a settembre indossare calze e stivali, ma ho dovuto fare i conti con le mani gelate di rientro la sera e quindi mi sono convinta almeno a ricominciare con il rito del te' che mi piace molto e fa tanto casa. Il primo della stagione l'ho accompagnato dagli scones, tipici dolcetti inglesi che poi tanto dolci non sono anzi, hanno un che si salato che ben si accoppia con burro e marmellata. In verità il giorno dopo diventano un po' secchi, andrebbero mangiati appena sfornati, ma un veloce giro in micro li rendono di nuovo freschi oppure li si congelano per altre occasioni.
La ricetta l'ho presa in rete un po' di tempo fa ma non ricordo da chi di voi, sorry....

Ecco come si fanno:
500gr di farina
300ml latte
un pugno di uvetta
100gr di burro
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di zucchero
2 pizzichi di sale
1 uovo
In una ciotola mescolare farina, lievito, zucchero e il sale. Aggiungere il burro ammorbidito fino ad assorbimento con gli ingredienti secchi. Aggiungere l’uvetta e subito dopo il latte mescolare e amalgamare. Impastare bene con le mani e aggiungere farina se risulta un po' appiccicoso. Su una superficie infarinata, stendere col mattarello l’impasto a 2-3 cm di spessore dal quale si ricaveranno dei dischi con un bicchiere o una tazza, dipende quanto volete grandi gli scones, e continuare con gli avanzi di impasto. Disporli su una teglia rivestita con carta da forno, lasciando un po' di spazio fra loro. Sbattere il tuorlo con un po' di latte e spennellare la superficie degli scones. Infornare a 200°C per 25 minuti o comunque appena diventano dorati.

Ringrazio Antonella per il premio:

venerdì 26 settembre 2008

Tagliatelle in crosta e premio

Poichè siamo arrivati a venerdì vi posto una ricetta moooolto da pranzo della domenica, non è nemmeno complicata, se avete ospiti soprattutto farete un figurone.
Questo weekend vado a Napoli, evvaiiiii, ho alcune ideuzze su cosa mangiare e dove, farò delle fotine a proposito...buon fine settimana a tutti!!!
Ecco come si fanno:
Besciamella:
1lt di latte
60 gr di burro
50 gr di farina
sale
noce moscata
Sugo di carne (meglio se ragù bolognese):
300gr macinato misto
sedano
carota
cipolla
vino rosso
2 lt di passata di pomodoro (il ho usato pomodori freschi bolliti e passati)
Tutto il resto:
2 rotoli di pasta sfoglia
fiordilatte
500gr di tagliatelle all'uovo
Preparate il ragù soffriggendo gli odori, aggiungere la carne, sfumare col vino e terminare la cottura per alcune ore con l'aggiunta della passata di pomodori.
Preparare la besciamella un po' lenta. Cuocere le tagliatelle per pochissimi minuti in acqua bollente, nel frattempo mescolare le due salse (ragù e besciamella) scolare la pasta, condirla con la maggior parte del sugo ottenuto, cospargere con abbondante parmigiano, aggiungerci il fiordilatte a dadini. Stendere una delle sfoglie in una teglia in modo da coprirne anche i bordi, versarci le tagliatelle, cospargerle di altro sugo, coprire con l'altro disco di pasta sfoglia e infornare a 200° per 30 min circa. Fare raffreddare un po' prima di servire

Luca e Sabrina mi hanno dato il premio amicizia, che aggiungo qui. Grazie ancora!!!!

giovedì 25 settembre 2008

Il danubio e premio

E' praticamente impossibile che in una qualsiasi festa a buffet napoletana manchi il danubio, morbida brioche rustica che si mangia strappando le palline ripiene, così come immancabile è il pan canasta, una torre di tramezzini farciti con vari gusti. Quando ero bambina onnipresente erano anche le coviglie, gelati semifreddi in coppette monodose, di una tale bontà...... io ne mangiavo fino a stare male, di nascosto sotto i tavoli, sennò mia mamma rompeva. Fortunatamente ho trovato una gelateria che ancora ne vende a Napoli e non manco mai di farci un salto quando posso, anche perchè secondo me sono io l'unica cliente nostalgica.....il danubio invece me lo faccio da me.
Ecco come si fa:
500 g di farina manitoba
250 g di latte tiepido
50 g di burro
2 cucchiaini di zucchero
3 cucchiaini di sale
3/4 di cubetto di lievito di birra
1 uovo
prosciutto cotto o salame a dadini
formaggio tipo Auricchio a dadini
tuorlo e latte per spennellare
Sciogliere il lievito in un po' di latte intiepidito con lo zucchero.In una ciotola metter la farina, l'uovo, il burro morbido e il lievito sciolto nel latte. Mescolare bene e aggiungere il latte poco a poco, continuare a mescolare e alla fine aggiungere il sale. Quando l'impasto è ancora umido aggiungete il sale e fatelo incorporare.Impastate a lungo fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo sarà un pochino appiccicoso ma va bene così.Coprire la ciotola e fare lievitare per 3 ore, trascorso questo tempo, prendere la pasta dalla ciotola con le mani infarinate, allungarla sulla spianatoia infarinata a forna di salame, tagliare 14-15 palline di uguale dimensione schiacciare ogni pallina con le mani a mo' di pizzetta, metterci il ripieno tagliato a dadini, richiudere e far ruotare tra le mani come se si volesse fare una polpetta, adagiarla in una teglia tonda di 28 cm di diametro, rivestita di carta forno, con i lembi di chiusura verso il basso. Proseguire così per tutte le palline, sistemandole un po' distanziate tra di loro nella teglia. Mettere in forno spento per 1 ora, le palline lieviteranno ancora. Spennelarle con il tuorlo e il latte. Dopo di che accendere il forno a 190° e far cuocere per 30 min.

Ringrazio ancora Luca e Sabrina per il bel premio assegnatomi. Vi mando un grande bacio!!!


martedì 23 settembre 2008

Cartoline da Roma

Che sia bella è proprio bella, anche se in una giornata come questa in cui per traffico congestionato ho impiegato più di due ore per percorrere circa 2o km, mi verrebbe da pensare a tutt'altro. Roma è una città affascinate, seduttiva e calda, ricca di bellezze artistiche di valore inestimabile, la culla della nostra storia, come non restarne affascinati? Mettici che poi ti capita di trascorrere un pomeriggio di settembre a Castel Sant'Angelo, percorendolo in lungo e largo fino alla terrazza con vista sui tetti avvolti da una luce dorata e mettici che casualmente avevo la digitale con me, mi è venuto fuori un reportagino piccolo piccolo. La cosa che amo di più del mio lavoro è organizzare eventi e serate. La scelta della location, la definizione dei menù, l'incontro con organizzatori che ti propongono allestimenti e addobbi. Quando la settimana scorsa mi è stato detto di iniziare ad organizzare la serata di gala natalizia, ho pensato che Castel Sant'Angelo poteva essere perfetto ed ho piacere a condividere con voi alcuini scatti della mia passeggiata esplorativa.









modestamente :))))

lunedì 22 settembre 2008

Torta al dulce de leche



La ricetta di questo dolce l'ho copiato da qualcuno dei vostri blog, un po di tempo fa, ma proprio non ricordo da chi. Mi piacerebbe ringraziare l'autore, perchè è proprio buono buono, la consistenza è morbida e budinosa, il gusto è ricco e avvolgente, se ne riconoscete l'appartenenza me lo dite??
Buon inizio settimana!!!
Ecco come si fa:
1l di latte
300ml di panna
300g di zucchero
1 cucchiaino di bicarbonato
150g di farina
1 bustina di lievito

1 uovo
Mettete in una casseruola il latte, la panna e lo zucchero e portate a bollore, mescolando in modo che lo zucchero si sciolga. Quando vedete le prime bollicine in superficie, togliete dal fuoco e aggiungete il bicarbonato, continuando a mescolare. Rimettete sul fuoco a fiamma bassissima e continuate la cottura fino a che il composto non si scurisce diventando color caramello (circa un'ora). Deve rimanere piuttosto liquido o non assumere l'aspetto di una crema. Spegnete e lasciate raffreddare completamente. Una volta freddo, unite al composto di latte la farina e il lievito setacciati e l'uovo leggermente sbattuto. Versate il composto in una tortiera precedentemente imburrata e infarinata. Infornate a forno preriscaldato a 180° per 35-40 min. Giunto a cottura (vale la prova dello stecchino) lasciatelo riposare per 10 min in forno, con lo sportello leggermente aperto. Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di toglierlo dallo stampo

giovedì 18 settembre 2008

Pizza Gourmet


Con questo post partecipo molto volentieri all'iniziativa di Precisina. Lo scopo è inventarsi farciture per pizza, poco importa la ricetta dell'impasto. Io l'ho condita con gorgonzola, mascarpone e fiori di zucca precedentemente fritti. Il risultato strepitoso, il dolce e la morbidezza del mascarpone si miscela con il piccantino del gorgonzola e l'asprigno e la croccantezza dei fiori fritti. Spero che ti piaccia Precy!!!
E ora due parole per quanto riguarda l'impasto, anche se Precy non lo riteneva necessario, non posso evitare di segnalarvi questo post, secondo me va letto tutto, perchè è davvero interessante e istruttivo. Io ho preparato l'impasto seguendo alla lettera la ricetta di Paoletta, incluso l'utilizzo della farina Tre Mulini di Eurospin. Il risultato è una pizza morbidissima, l'impasto si stende una meraviglia, non si ottiene l'effetto elastico che tiri da un lato e scappa dall'altro. Oltretutto mescolando appena gli ingredienti, il lavoro si riduce a zero, il resto è tutto un attendere i tempi di lievitazione. Provatelo!!

lunedì 15 settembre 2008

Rigatoni alle zucchine (finti Maria Grazia) e premio

Prima che qualcuno dica "ma che dice sta' matta? Che gli spaghetti alle zucchine di Maria Grazia sono unici, etc etc", sono a specificare che la ricetta qui postata è solo vagamente ispirata al mitico piatto di Maria Grazia a Nerano. A mio parere gustare prelibatezze seduti sotto un fresco pergolato sulla spiaggia, accarezzati da un venticello piacevole, con lo sguardo perso sul mare, non ha uguali, ne prezzo. Ma io tutte queste cose a casa mia a Roma non ce le ho, però ho voluto preparare un piatto che mi ha ricordato quelle atmosfere.

Ecco come si fanno:
300gr di rigatoni
4 zucchine medie
cipolla
2 tuorli
pecorino e parmigiano grattugiati
basilico
Affettare le zucchine e farle cuocere in un soffritto di olio e cipolla affettata finemente. Cuocere i rigatoni in acqua bollente. Nel frattempo sbattere i tuorli con il pecorino e il parmigiano grattugiati e ottenere una cremina. Scolare la pasta, mantecarla nella padella con le zucchine e il basilico, togliere la padella dal fuoco e versarci i tuorli con i formaggi. Mescolare velocemente e fare bene amalgamare.

Ora consentitemi di ringraziare Antonella per il premio che mi ha assegnato. Grazie carissima!!

venerdì 12 settembre 2008

Piccoli calzoni ripieni

Ieri sera in una Roma calda e suggestiva, come solo questa città può esserlo, mi sono concessa un’uscita con i colleghi, non sono più una mondana, ma a volte ci sono dei buoni motivi per non tornare a casa la sera e assistere alla visione di “Un giorno perfetto” diretto da Ferzan Ozpetek, seguito da cenetta in terrazza con piacevoli chiacchiere, era un ottimo motivo.
Un ottimo motivo per fare questi calzoni è che sono velocissimi e buonissimi, la ricetta viene dritta dritta dal libro di Ady.



Ecco come si fanno:
500 gr di farina 00
250 gr di latte tiepido
30 gr lievito di birra
30 gr di zucchero
125 gr di burro
1 tuorlo per la finitura
sale

Per il ripieno io ho usato formaggio e prosciutto, provoletta e mortadella
Mettere la farina a fontana, aggiungere al centro il lievito sciolto nel latte tiepido, aggiungere tutti gli altri ingredienti ed impastare fino ad ottenere un panetto che non si attaccherà alle mani.
Stendere la pasta, ricavare dei dischi di 15 cm di diametro circa, riempirli con l’imbottitura che si preferisce, chiudere a mezzaluna. Spennellarli con il tuorlo e infornare a 180° per 20 min circa. Fate attenzione perché a me sembravano crudi e li ho lasciati altri 10 min in forno, col risultato che si sono un po’ biscottati. In realtà quando diventano dorati sono perfetti.

giovedì 11 settembre 2008

Un messaggio di amicizia


La cara Sally mi ha dato il premio "amicizia legame indissolubile", grazie Sally!!!! Più che un premio potrebbe essere un messaggio. Il mondo dei blog è molto particolare perchè ovviamente virtuale, mi è capitato ultimamente di dire a qualche amico o conoscente di avere un mio blog e la reazione è stata abbastanza deludente, in poche parole mi hanno preso per una che nella vita non c'ha niente di meglio da fare! Vabbè, non so se a voi è capitata la stessa cosa, ma io ci sono rimasta malino. Ora vai a spiegare a queste persone che tramite blog si creano amicizie, si intraprendono discussioni, a volte si litiga e spesso ci si confronta. Un mondo parallelo a quello reale di cui io non posso più fare a meno. E' chiaro che le mie amiche storiche, quelle che conosco da tren'anni, rimarranno tali e invecchieranno con me, ma perchè non credere che possano nascere anche delle belle amicizie tra noi? Io ci credo e virtualmente vi invio questo messaggio.

mercoledì 10 settembre 2008

I paccheri allo scoglio

Con questo piatto partecipo volentieri all'iniziativa di Daniela, A tasty summer holiday souvenir.
Pur non amandoli particolarmente, questo meme, mi è piaciuto subito, perchè mi ha costretto ad andare indietro di pochi mesi e ricordare momenti piacevoli. Tra tutti i bei posti visti e tra tutte le buone cose assaggiate quest'estate, ho pensato di proprorre un piatto che mi avvicina al mio mare, del quale percepisco ancora l'odore e i profumi.
Ecco come si fanno:
300gr di paccheri (io ho usato Setaro)
300gr di vongole veraci
20 scampetti
500gr calamaretti freschissimi
pomodorino ciliegino
aglio
prezzemolo
olio extra
Dopo aver fatto spurgare le vongole in acqua salata per 2 ore, farle aprire in una padella con abbondante olio e uno spicchio di aglio, toglierle e metterle da parte a far raffreddare. Nella padella col fondo di cottura delle vongole aggiungere i pomodorini a pezzetti o a metà semplicemente e farne un sughetto denso, nel frattempo cuocere i paccheri in acqua bollente, è una pasta che richiede una cottura lunga circa 15 min. Aggiungere i calamari tagliati a rondelle e i tentacoli tagliuzzati grossolanamente, fare cuocere per 5/6 min. Aggiungere gli scampetti e fare cuocere anch’essi per pochi minuti. Per ultimo le vongole che nel frattempo avrete sgusciato.
Fare insaporire ancora qualche minuto, scolare bene la pasta e mantecarla nel sugo di pesce con una bella manciata di prezzemolo.

lunedì 8 settembre 2008

Un pezzetto di Umbria

La Locanda del Gallo è veramente un bel posto, se avete voglia di pace e buon cibo ci dovete andare. I proprietari sono due persone gradevolissime che si dilungheranno, se vi fa piacere, in storie e racconti del luogo. Il silenzio è quasi fastidioso, chi vive in una grande città può capire quanto sia importante far riposare l'udito. La piscina bellissima a sfioro sulle valli, praticamente sempre vuota perchè gli ospiti della locanda preferiscono andare in giro per dintorni. Noi ne abbiamo approfittato e ci siamo rimasti tutto il giorno, col libro in mano, mangiando ogni tanto un fico succoso e maturo raccolto da uno dei tanti alberi circostanti :)



Il giorno dopo siamo stati a Gubbio, delizosa cittadina a pochi chilometeri dalla locanda, ci siamo arrampicati fino alla parte alta, a piedi, anche se c'è n comodo ascensore che evita la scarpinata, ma io soffro di claustrofobia(:.....











domenica 7 settembre 2008

Ben due premi e rientro dal fine settimana

Luca e Sabrina mi hanno dato due, ma dico due bellissimi premi!!!! Come al solito vi ringrazio di cuore, siete tanto cari e affettuosi.
Il primo è:




Ecco le regole:
1)Indicare da chi si è ricevuto:
Luca&Sabrina

2)Dire perché si è deciso di creare il blog:
Perchè, lo so che è scontato, mi piacet troppo cucinare e l'idea di condividere questa mia passione con altre persone mi intrigava e ho avuto ragione, questo mondo mi coinvolge sempre di più.

3)Dire qual è la propria arte preferita.
In realtà non parlerei di arte, perchè le cose le faccio per piacere non perchè sia brava, diciamo che oltre alla cucina mi piace sciare e scrivere.

4)Onorare altri 13 blogs amici.
Come al solito, mi ritrovo a non sapere a chi darlo e se mi viene in mente qualcuno scopro che già lo ha avuto.

Il secondo è:

Grazie ancora!!!

Bello sapere che qualcuno ti ha pensato soprattutto di ritorno da un sereno week end in Umbria, con tanta pace, silenzio, ottimo cibo e nuotate in piscina, per festeggiare il compleanno del marito:) Siamo stati qui, il posto è bellissimo, ben gestito, ottima cucina, tranquillo e riservato, se mai vi dovesse capitare di andare in Umbria, lo consiglio vivamente. A presto per foto e dettagli!!!

venerdì 5 settembre 2008

Calamari ripieni

Sono tornata con una gran voglia di cucinarli, forse perchè era tanto che non li facevo a anche sicuramente perchè non ne ho mangiato durante le vacanze. Tra l'altro sono anche stata fortunata a trovarli al primo colpo, senza dover girare pescherie come al solito.
La foto è venuta malino, ma non ho fatto in tempo a farne altre perchè ce li siamo mangiati velocemente. Sorry....

Ecco come si fanno, tutto ad occhio in base alla grandezza e al numero dei calamari:
calamari di media grandezza (io li ho trovati di media grandezza)
tonno in scatola
acciughe
capperi
pomodoretti ciliegino
pane raffermo
prezzemolo
aglio

Pulire bene i calamari internamente e togliere i tentacoli. Preparare un sughetto con aglio e pomodoretti, aggiungere i tentacoli tagliati a pezzetti e un po’ di prezzemolo, fare cuocere per pochi minuti. Mixare il pane appena ammollato in acqua e ben strizzato, olio, acciughe, tonno, capperi, aglio e prezzemolo, aggiungere solo il sugo dei tentacoli. Si otterrà una bella crema densa. Aggiungere i tentacoli tagliuzzati e mescolare. Riempire i calamari con il composto fino a ¾ della loro lunghezza, chiuderli con uno stuzzicadenti e allinearli su una teglia unta d’olio. Cospargerli con olio e infornare a 200° per 20min.
Da notare: i tentacoli li ho lasciati a pezzetti e non mixati, mi piace sentirne la consistenza.
Riempire non fino alla fine, in quanto come si vede dalla foto, col calore del forno il composto tende ad uscire.
Per avere l’effetto rondella ripiena, affettarli freddi.

giovedì 4 settembre 2008

Il ciambellone sofficissimo


Gli ho solo cambiato nome, ma in realtà è il famoso ciambellone più soffice del mondo di Ady. Ho iniziato a sfogliare il suo libro di ricette e non potevo non provarlo. Il risultato è fantastico, morbido e leggero, anche il giorno dopo rimane così. Provatelo perchè ne vale veramente la pena.

250 gr zucchero
250 gr farina
3 uova
130 gr olio di semi
130 gr acqua
1 bustina lievito per dolci
1 pugnetto di uvetta (facoltativo, io non l’ho usata)
un po’di rum
1 cucchiaio di cacao amaro

Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l’olio, il rum, la farina e infine il lievito setacciato, se si vuole anche l’uvetta infarinata.
Il composto alla fine risulterà un po’ liquido ma non aggiungere farina è così che deve rimanere.
Imburrare uno stampo a ciambella e riempirlo con ¾ di composto, nel rimanente composto aggiungere il cucchiaio di cacao amaro mescolare bene e versare nello stampo sul composto bianco. Con un coltello fare dei cerchi per ottenere l’effetto marmorizzato. Io non l’ho fatto perché era la prima volta e volevo assaggiare separatamente i due composti. Cuocere in forno a 180° per 40 min

martedì 2 settembre 2008

Un incontro speciale

Innanzitutto ben trovati!!!! Le vacanze sono finite, ma quanto sono stata bene!!! Tutto è andato come volevo, tanto sole e mare fino a sera, passeggiate in bici nella pineta odorosa, semplici cenette familiari alternate ad allegre serate con gli amici in ristoranti genuini e sconosciuti. Proprio uno di questi è stato cornice di un incontro con lei.


Ady è una persona squisita, generosa e appassionata, io volevo il suo bel libro di ricette e lei approfittando della mia permanenza in Abruzzo è stata tanto carina da volermelo consegnare di persona.

La serata è scivolata via tra chiacchiere piacevoli e tranquille, abbiamo parlato delle nostre vite, delle nostre famiglie e delle nostre origini partenopee. Ci siamo dette dei nostri sogni e progetti.Grazie Ady per la bella serata e per la disponibilità ad incontrarmi malgrado i tuoi impegni . A volte il web si rivela uno strumento prezioso per incrociare le proprie vite.
Tra i nostri progetti di cui abbiamo tanto parlato, ce ne uno abbastanza immediato, si tratta del desiderio di organizzare un incontro tra foodblogger, un raduno con voi insomma, ovviamente con coloro a cui la cosa può interessare. Mumble, mumble, pensa e pensa l'altra sera mi ha chiamato Ady e mi ha detto " perchè non il Salone del Gusto di Torino che avrà luogo il prossimo ottobre dal 23 al 27???" Siiiiii, mi piace!!! Che ne dite a voi piacerebbe??? Se ci sono adesioni iniziamo a muovere la macchina organizzativa. Fateci sapere!!