
WARNING: questo post è di contenuto molto personale, pertanto consiglio la lettura solo a chi ha tempo e non ha proprio niente di meglio da fare!
Sette anni fa ero nell’ordine: magra (taglia 40, sigh!), esen-rughe, delusa e diffidente. Un matrimonio fallito, subito seguito da una storia sbagliata, mi avevano schiacciata e resa scettica circa l’amore, quello con la “A” maiuscola. Avevo quindi un unico interesse, lavorare per crescere mio figlio da sola. Nel tempo libero (raro), cazzeggiavo su Internet (ah, quanto mi ha cambiato la vita!!!), entravo in forum vari (tutto lecito, non immaginatevi chissacchè) e chattavo del più e del meno, un pomeriggio vengo contattata da un tipo, Maurice (alla francese, ma de’ Roma), che mi tampina di domande e mi chiede il telefono, non avendo nulla da perdere glielo comunico e drinnnnn
“Ciao sono Maurizio, piacere di conoscerti” e giù a conversare lungamente prima di lui poi di me. Gli approcci telefonici, alternati a lettere intriganti che solo lui sa scrivere, durano qualche settimana, fino a che mi chiede di incontralo
“eh?????” “ Ma si dai vediamoci a metà strada, diciamo a Cassino” Non ero totalmente sprovveduta, sia chiaro, anzi sufficientemente “navigata”, tanto da capire che dall’altra parte non c’era un maniaco o un criminale, avevo poi ottenuto tutti i suoi riferimenti personali, perfino dove lavorava!!! Quindi prendo a m’incammino in autostrada, dicendo tra me e me
“Arrivo, lo conosco, bevo qualcosa con lui poi scappo”. Bene, non è andata proprio così, nel senso che lui appena mi ha vista mi dice
“Rassegnati perché da ora in poi tutti i tuoi weekend saranno con me!” “Seeeeeeee…..” Ma non avevo fatto i conti con la sua tenacia e caparbietà, del resto i principi so’ così no?? Praticamente tutti i sabato veniva a Napoli, lo trovavo ovunque, mi organizzava piccole sorprese, me lo trovavo anche fuori la chiesa dove mio figlio faceva catechismo, praticamente un incubo!!!!! Finchè gli dico
“mo’ basta e fammi respirare no???” Tutto stropicciato si ritira in buon ordine e non lo si sente, ne lo si vede più. Ahhhh, ritorno a vivere!!! Poi però…..iniziano a mancarmi le sue puntuali telefonate, le sue lunghe mail d’amore (tutte gelosamente conservate per i miei nipotini:)), le chiacchiere complici, i discorsi di spessore (non certo
“ndo’ annamo fata, te porto a ballà”), il mio sfogarmi su quanto gli uomini mi abbiano ferito. Lo chiamo
“Senti che per caso saresti interessato ad una storia part time, nel senso che ci si vede solo quando ci va?” (significava che ci saremmo visti solo quando andava a me), il principe accetta e io per far vedere la mia buona volontà, lascio il bambino a mamma, che poverina sperava solo in un marito per me ma soprattutto in un papà per il suo adorato nipote e mi presento a Roma,
“andiamo a casa tua?” gli chiedo a bruciapelo “
beh, si, certo” risponde sbalordito. Ora, scordatevi che vi racconto cosa è successo in quella casa, diciamo che abbiamo anche assaporato una torta cioccolatosa, preparata per lui. Vi dico solo che fui molto colpita da un vezzosissimo piumino rosa confetto che aveva sul letto,
“era della mia ex moglie” “……??” Già la prima moglie, da me ribattezzata
Rebecca (avete letto il libro di Daphne Du Maurier??) in realtà gli ha lasciato anche altre brutture che ho subito provveduto ad eliminare una volta entrata nella sua vita, però una cosa le devo dire
“ A Rebe’ meno male che lo hai mollato così me lo sono preso io questa perla di marito, tiè” E dopo quella sera e quella notte, siamo ancora qui, uguali a sette anni fa.
Cara
Elga, la tua iniziativa
"La tua prima cenetta per lui" mi ha spinto a raccontare l’inizio della mia storia con un uomo meraviglioso, che continua ancora oggi viva e appassionata, tenera e complice, dolce e piccante, la mia storia d’amore, quello con la “A” maiuscola appunto. Ti avevo detto che non gli avevo preparato una cenetta, ma una semplice torta, da mangiare con le mani, sotto un piumino rosa confetto e ancora oggi ogni tanto la ripropongo a conferma del nostro amore, ma la mangiamo sotto un piumino color avorio, scelto da me.
Ecco come si fa, la ricetta l'ho presa da Internet ma chi si ricorda da dove...
250 g di cioccolato fondente
150 g di burro
200 g di zucchero (anche un po' di meno, per gli amanti del cioccolato non troppo dolce)
5 uova
2 cucchiai di farina
1 cucchiaio di latte
1 cucchiaino da tè di cacao in polvere
Spezzettare il cioccolato dentro una ciotola, unire il burro a pezzetti e fare fondere il tutto, a bagnomaria o nel microonde a potenza minima quindi lasciare intiepidire.
Setacciare la farina con il cacao. Separare gli albumi dai tuorli, unire a questi ultimi lo zucchero e il cucchiaio di latte e amalgamare fino ad avere un composto spumoso e biancastro. Unire la farina e cacao, mescolare e riunite i due composti, quello di cioccolato e quello di uovo, amalgamando bene. Unire un pizzichino di sale agli albumi, montateli a neve e amalgamarli al composto. Imburrare una tortiera da crostate (28 cm), versarvi l'impasto e infornare a 160° per 25 minuti.
Il risultato è garantito!! La torta resta umidina e molto soffice, accompagarla conn ciò che si vuole, panna, crema, zabaione, nella foto la trovate con dei frutti di bosco allo sciroppo appena arrivati dal Trentino:)))